DATING APP, LOCKDOWN E POI?

La paladina dello slow dating. Ecco cosa sono. Ci voleva la pandemia, la quarantena, il ‘tutti chiusi in casa’ per farmene rendere conto. Paladina dello slow dating, quando ancora non era di moda: in tempi arcaici, non sospetti, quando era una pratica per pochi, magari considerati pure sfigati. Quando tutti uscivano con tutti per bersi un caffè e poi chissà. Io no: cautela e selezione, calma e riflessione. Introspezione.

DURANTE LA QUARANTENA, LA NEBBIA

Comunque andiamo con ordine. Eravamo rimasti qui (Quarantena e dating app): alla nebbia calata nella testa e a qualche contatto conosciuto sulle chat ben prima della pandemia che era riuscito a salvarmi dallo sfacelo del lockdown.  

Per il resto, poca roba. Fatto qualche giro per il mondo grazie a Tinder che aveva consentito gratuitamente di posizionarsi ovunque si volesse, tentato di infilarmi malamente in un wet market cinese per indagare sull’avvenuto spillover, sono rientrata dalle parti Milano e ho continuato a scambiare qualche sparuta e stanca chiacchiera con persone qua e là.

DOPO LA QUARANTENA, LA LUCE?

Nulla di esaltante, se devo essere sincera. Finito il lockdown il mondo tinderiano e affini sembra avere ripreso una sua vita, complice forse la possibilità di tornare a incontrarsi.

Ho pensato a lungo a come mi sarei comportata finito il blocco e, alla fine della lunga e faticosa elucubrazione interna, ho deciso. Una decisione semplice, di quelle che non dovresti metterci due mesi. Eppure.

Continuerò a comportarmi esattamente come prima.

  • Selezione dei contatti dai profili: accurata, ma senza esagerare. Ne parlo anche in Chat, i sette step dalla scelta dalla app all’incontro
  • Chiacchiere prima di capire se scatta un interesse a vedersi.
  • Evitare persone che escono tanto per riempirsi agenda, ego e serata.
  • Evitare persone particolarmente intenzionate a sesso occasionale (ciascuno faccia quello che ritiene meglio per sé, a me non interessa).
  • Primo eventuale appuntamento con cautela, ma senza freno a mano tirato.

Uno slow dating a tutti gli effetti.

E QUINDI? 

E niente, il post lockdown non mi ha portato ancora a nessuna uscita. Anzi, ha creato un Big Bang di contatti che, al posto di generare un Universo, ha dato vita al vuoto cosmico.

  • Aliseo, con il quale chattavo da un mese, senza troppa passione, sembrava disposto a tutto ad aprile pur di conoscermi dal vivo. Lui voleva proprio conoscermi dal vivo. Una telefonata magari prima, no? Un paio di vocali brevi, dai meno di 30 secondi, ce la fai? Nahhh, io voglio conoscerti di persona. Naturalmente sparito subito dopo che Conte ha riaperto le gabbie. Non gliene posso fare una colpa, l’interesse in quel mese di chat era notevolmente calato da entrambe le parti.
  • Paolo, ne ho parlato in Quarantena e dating app. Ha scoperto che avevo aperto questo blog e mi ha bloccata. Evidentemente non ha trovato di suo gusto i miei pezzi e il coraggio di dirmi “Che caspiterina vai scrivendo?”.
  • Vari ed eventuali. Quello che ho attirato dopo questo lockdown è quello che trovi sul bagnasciuga quando la marea si ritira. Frammenti di conchiglie. Uomini appesantiti, sotto tutti i punti di vista, dalla quarantena. Uomini che soffrono di insonnie e incubi notturni. Uomini che si danno alla corsa sotto la Luna pur di incrementare in un qualche modo lecito il livello di endorfine. Uomini che si trovano a ricostruirsi una professione e non hanno idea da dove ricominciare (I feel you). Uomini che dichiarano apertamente di non sapere come organizzare il proprio pomeriggio e ti propongono una uscita subito dopo essersi presentati. La domanda mi sorge spontanea: chi sono io per attirare tutto ciò? La risposta non me la do, ché un po’ potrebbe spaventarmi.

L’INDAGINE SUI SINGLE

Tirate le somme, il momento di un primo appuntamento dopo il lockdown sembra non essere dietro l’angolo. Per lo meno per me. Ma gli altri single come si stanno comportando? Quali riflessioni fanno? Come vivono questo momento? Hanno provato a scoprirlo alcune dating app attraverso dei sondaggi tra i propri utenti. Vi propongo qualche numero.

Viva lo slow dating

Lo slow dating, di cui a quanto pare sono pioniera e sostenitrice, la fa da padrona secondo Once:

Per due single italiani su cinque la nuova fase di convivenza con il virus sta cambiando il proprio approccio al mondo degli appuntamenti e uno su due dichiara di voler ancora mantenere gli stessi ritmi del lockdown, preferendo trascorrere più tempo a conoscere il proprio match online prima di un incontro nella vita reale.

Il popolo italiano dei single riscopre il potere salvifico dell’amore. Secondo happn, che ha condotto un sondaggio su un panel di 1007 utenti italiani,

il 46% degli utenti dice che questo periodo ha permesso loro di fare un bilancio della propria vita sentimentale e che sono più motivati a trovare l’amore.

Isolamento fa rima con calma e approfondimento. Prosegue happn:

Un utente su due afferma che il periodo di isolamento ha permesso di sviluppare con l’altro un rapporto più stretto rispetto a ciò che sarebbe accaduto con un incontro più rapido.

La voglia di incontrarsi non manca

Al momento dell’indagine l’88% degli utenti Once afferma di stare pensando di organizzare il primo incontro di persona. Secondo l’indagine portata avanti da happn il 60% degli utenti della piattaforma dice di non vedere l’ora di incontrare nuove persone.

Tuttavia, questa sensazione non è condivisa da tutti: un utente su dieci non è ancora a suo agio con l’idea di flirtare nella vita reale e preferisce comunicare per messaggi o video.

Il 74% degli utenti di happn dichiara di avere un desiderio di incontri sessuali maggiore rispetto ai tempi normali.

Incontrarsi sì, ma in sicurezza e al parco

Secondo i dati Once nove single su dieci intendono rispettare il metro di distanza e per il primo appuntamento dopo il lockdown prediligono parchi e passeggiate all’aria aperta (48%). Non posso che concordare: aria buona, bei paesaggi e magari una chiacchierata frizzantina a sostituire lo spritz.

Un buon 44% continua a preferire i classici appuntamenti al ristorante o al bar. Solo l’8% inviterebbe il proprio match a casa.

La sicurezza rimane un tema importante per i single italiani, sempre secondo Once: nel 65% dei casi i single dichiarano di voler fare più attenzione prima di incontrare qualcuno. Il 39% si dice preoccupato delle nuove misure, al punto che il 35% ha intenzione di chiedere al proprio match se ha fatto il test sierologico.

Grande attenzione anche per il social distancing: nove single su dieci (il 93%) intendono rispettare rigorosamente le regole di distanziamento sociale anche per i primi appuntamenti.

Mi trovo sostanzialmente concorde con le parole di Clémentine Lalande, Ceo di Once

Il nuovo clima generale e le nuove regole di distanziamento sociale comportano inevitabilmente che ci si debba incontrare un po’ meno rispetto a prima, e sicuramente in modo più cauto. Dal nostro punto di vista si tratta però di un’opportunità da cogliere, perché ci rende più inclini a dedicare il nostro tempo solo alle persone che sentiamo veramente giuste per noi.

E poi:

Rallentare i tempi della conoscenza non implica solo diventare più selettivi, significa innanzitutto avere più tempo per scoprire a fondo noi stessi e i nostri bisogni. Il 60% dei nostri utenti in Italia, Francia, Germania e Inghilterra afferma di voler trascorrere più tempo a capire chi c’è dall’altra parte dello schermo prima di incontrarlo nel mondo reale.

Ecco, forse non scomoderei Dante e la sua “Vita nuova”, però valuti lei che conosce meglio i suoi utenti

Stiamo assistendo alla rivincita dell’amor cortese in cui è importante conoscere le persone in modo più delicato e consapevole.

E voi, cosa ne pensate? Che esperienze avete avuto post lockdown?

♠ In copertina: “2001 Odissea nello spazio”, Stanley Kubrick, 1968

 

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