Stringere nuove conoscenze, sentirsi meno soli, avvicinarsi in modo autentico a un’altra cultura.
Come?
Iscrivendosi a Tinder, mentre si è in trasferta in Russia per lavoro.
Questa è la storia di Simone.
DUE ANNI DI VITA E LAVORO NELLA PROVINCIA RUSSA
La mia relazione con D. si stava sfilacciando. Nel gennaio 2018 decido di accettare una proposta lavorativa in Russia, Paese che amo e nel quale avevo già avuto modo di vivere durante l’Erasmus. Cerco di tornare a casa con regolarità, la relazione tra alti e bassi procede.
Fino alla rottura, che a un certo punto diventa inevitabile.
Ci siamo lasciati, ho iniziato a usare Tinder.
Fino al dicembre 2019 Simone vive e lavora in una città russa di circa 30.000 abitanti, a poco più di due ore da Mosca, capitale, icona, megalopoli in grado di attrarre quasi 12 milioni di abitanti (Londra ne ha poco più di 8 milioni, giusto per avere un termine di paragone).
Stavo in una cittadina di provincia nata in tempi relativamente recenti, un centinaio di anni fa, attorno a due industrie, un impianto elettrico e un mobilificio. Chi vive lì è perché ci lavora. C’era tutto il necessario, ospedali, supermercati, ma non grandi bar o ristoranti: era un po’ difficile creare occasioni di vita sociale e conoscere qualcuno.
OLTRE LA PROVINCIA: MOSCA E TINDER
Simone nella provincia russa è ‘l’italiano’: non tutti naturalmente lo conoscono o lo riconoscono per strada, visti anche i suoi colori e i tratti somatici che lo fanno sembrare quasi più russo che italiano, ma ospitare uno straniero in quella realtà è un fatto eccezionale.
Si fa coinvolgere nella squadra di calcio della città, inizia ad allacciare qualche amicizia, ma guarda anche oltre la provincia, cerca la possibilità di sviluppare maggiori contatti.
Nei weekend mi spostavo spesso a Mosca, lì trovavo giovani da tutta la Russia e anche da molti altri Paesi dell’est come Kazakistan e Tagikistan, emigrati per studiare o per cercare lavoro.
La capitale offre opportunità lavorative più attraenti e diversificate con stipendi praticamente raddoppiati rispetto alla provincia. Simone vuole vivere Mosca, e lo fa anche attivando un profilo su Tinder. È la prima volta che usa Tinder, anche se aveva già qualche dimestichezza nell’uso delle dating app: proprio su Once aveva, infatti, incontrato D., con cui era stato per oltre un anno.
Ci sono altre dating app, solo in lingua russa, ma ho pensato subito a Tinder. Un po’ perché la conoscevo già, per lo meno di nome, un po’ perché mi dava l’idea di una maggiore internazionalità.
Simone costruisce un profilo in cirillico, traducendo lettera per lettera il proprio nome italiano, che in russo naturalmente non esiste, o per lo meno non esiste nella stessa forma.
Ho settato le impostazioni cercando donne e ragazze tra i 25 e i 35 anni, in un raggio di chilometri abbastanza ampio, considerato che, pur vivendo in provincia, mi aspettavo di entrare in contatto con più persone dall’area di Mosca.
TRA MATCH, CHIACCHIERE E INCONTRI
Tinder si usa anche in Russia, quindi? Chi lo usa, e perché?
Dall’esperienza che ho avuto mi è sembrato che venisse usato in modo abituale. I match arrivavano con facilità, forse più di quelli che, dopo quella esperienza, ho avuto in Italia. Tra le ragazze che vedevo su Tinder mi colpivano in particolare quelle che si presentavano in modo semplice, non appariscente, rispecchiavano di più i miei gusti. Molte ragazze mi confessavano la difficoltà nel trovare un partner, dicendomi che in Russia ci sono molte più donne che uomini. Mi è sembrata una cosa strana.
In realtà pare essere davvero così, anche se questo divario sembra leggermente inferiore a Mosca rispetto al resto del Paese. Lascio per chi volesse approfondire un articolo: In Russia ci sono tante più donne che uomini?. Poi che questo divario comporti una difficoltà effettiva nel trovare partner, credo sia un altro paio di maniche…
Le ragazze con cui sono entrato in contatto utilizzavano Tinder per trovare un partner stabile, non erano molto interessate a relazioni occasionali. Rispetto all’Italia in Russia è più facile trovare ragazze già sposate a 25 anni, soprattutto in provincia. Navigando tra i profili incrociavo spesso donne sui 30/35 anni separate o divorziate e che provavano a darsi una seconda possibilità attraverso le dating app.
Come si svolgevano ed evolvevano le conversazioni?
Non in modo molto difforme da quanto avviene in Italia. Ho trovato poche differenze. Solitamente approcciavo io per primo le ragazze. Loro spesso erano incuriosite dal mio nome. A dispetto del mio aspetto, capivano che non ero russo, mi chiedevano di dove fossi. Il fatto di essere italiano poteva essere un elemento di attrazione.
Simone scrive e parla perfettamente in russo, caratteristica che lo ha facilitato, anche perché l’uso dell’inglese non è sempre così diffuso.
Dopo qualche giorno di messaggi, proponevo alle ragazze di vederci, magari approfittando del weekend in cui mi fermavo a Mosca. Ho trovato persone propense a un incontro dal vivo, con una ci siamo visti un paio di volte, con altre c’è stata una frequentazione, una in particolare mi aveva colpito. Ho incontrato sia ragazze russe che una ragazza kazaka. Un paio le sento ancora, in amicizia.
Nessun particolare pregiudizio è emerso sull’uso dell’app: anzi, le utenti russe sembra ne sappiano cogliere le potenzialità.
Ho trovate ragazze aperte alla possibilità di conoscersi dal vivo e non timorose nel farmi percepire un eventuale interesse quando ci vedevamo. Più audaci, forse, rispetto a quelle conosciute in Italia. Il fatto di avvertire in modo chiaro il loro interesse per me, che non sempre sono molto sicuro negli approcci, era un vantaggio: mi sentivo più tranquillo nel procedere con la conoscenza. Questa maggiore audacia l’ho sentita sia con le persone conosciute tramite Tinder che con un’altra ragazza conosciuta dal vivo in un locale.
Valutazione finale sull’uso di Tinder in un Paese straniero?
Sicuramente mi ha aiutato, le persone che ho incontrato lì non avrei potuto incontrarle in un altro modo.
Le informazioni contenute in questo articolo non ambiscono a raccontare modi di vita e socialità della Russia, ma solo il punto di vista e l’esperienza di Simone. Pare che i costumi sull’età in cui contrarre matrimonio, ad esempio, stiano evolvendo anche nell’area dell’est. Vi lascio un articolo di qualche anno fa, che traccia un po’ la dinamica in corso. Perché i russi si sposano sempre più tardi?
Cosa ne pensate? Ritenete che un sito o una app per il dating possano aiutare quando si arriva in una città o in un Paese nuovo?
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