L’AMORE TI TROVA SEMPRE. SÌ, BASTA CREDERCI

Ho letto l’ultimo libro di Francesco Sole. Ho letto l’ultimo libro di Francesco Sole, pur non sapendo chi è Francesco Sole e quali meriti lo abbiano portato ad avere oltre un milione di follower su Instagram. Ho letto l’ultimo libro di Francesco Sole, pur non amando, quasi per nulla, specialmente negli ultimi anni, la letteratura rosa, quella che vorrebbe farti passare due ore serene, con gli occhi sognanti e il cuore galoppante, ma che poi ti lascia un buco nero dentro e lo sgomento di una scrittura in molti casi poco controllata e scarna di poesia.

Ho letto l’ultimo libro di Francesco Sole, perché una lettrice del blog mi ha segnalato un’intervista dell’autore su Corriere della sera (agevolo contributo Francesco Sole: “C’è romanticismo anche su Tinder. La donna di oggi? Un puzzle”), sottolineandomi come anche il sopraddetto autore ciarlasse di dating e di dating online. Un tema ormai mainstream che veramente se ci vergogniamo ancora a dire che stiamo su Tinder e nella bio scriviamo “Diremo che ci siamo conosciuti in libreria, entrambi stavamo puntando l’ultimo libro di Francesco Sole”… ma anche no!

Tre punti sui quali volare alto

l'amore ti trova sempre
Eccolo! “L’amore ti trova sempre”, Francesco Sole, Sperling & Kupfer, 2021

 

Nell’approcciarsi all’ultima fatica dell’autore occorre sorvolare su tre aspetti principalmente.

Necessario disclaimer: nell’articolo ci sarà qualche citazione e spoilerata qua e là, state però tranquill* perché il grosso lo preservo per chi avrà voglia di leggere l’opera nella sua integrità.

Quali sono, quindi, questi tre aspetti? È presto detto.

1. La caratterizzazione schizofrenica della protagonista

Una donna di 27 anni che vive a Milano, ovviamente in un appartamento minuscolo, ma pagato probabilmente come un occhio della testa (libro verità), e, siccome vive a Milano, non può che fare una vita di lavoro, lavoro, lavoro (valido (?) anestetico per dolori e delusioni sentimentali) e avere un lavoro cool, so cool. La social media manager. Ma di più: lavora per la Venus Tech, una grande azienda che ha lanciato un’app di dating guidata da un algoritmo, che Cupido fatti da parte proprio. Di questo scriverò meglio dopo.

Torniamo alla caratterizzazione della protagonista, Giulia. Una donna con il cuore d’altri tempi, non “il genere di ragazza che finisce a letto con il primo che incontra, non importa quanto affascinante possa essere lo sconosciuto in questione. Semplicemente, non è nel suo stile”.

Ecco, questa medesima donna incontra a una festa in maschera aziendale un uomo dall’identità misteriosa (perché mascherato, ma noi inizieremo già a intuire chi è fin dalle prime pagine, lei lo capirà alla terzultima) con cui scocca una sintonia mirabile e impareggiabile di sguardi e parole, tanto da indurla, come non nel suo stile, a vivere una notte di passione. Da quella notte, naturalmente indimenticabile e impareggiabile, Giulia comincia una tormentata ricerca dell’uomo misterioso attraverso una serie di appuntamenti che la porteranno a vivere il momento (mettiamola così) anche con uomini con cui la sintonia è labile. Ecco, nulla di male o di biasimabile ovviamente, solo poco credibile rispetto al ritratto iniziale della nostra Giulia.

2. La rappresentazione stereotipata del genere femminile

Dopo l’acquisto di un paio di scarpe dal tacco alto e molto costose.

Cenerentola è la prova che un paio di scarpe nuove possono cambiare la vita di una donna.

Quale miglior modo per descrivere una relazione quando ci si rivolge a un pubblico femminile che fare un paragone che rimanda al mondo delle calzature? Unicuique suum, insomma.

Purtroppo gli uomini sono come le scarpe: per capire che sono quelle sbagliate a volte devi farci un po’ di strada, e se fanno male dopo un po’ che ci cammini, non essere ingenua, ti faranno male sempre.

Francesco Sole ma sai che hai anche ragione, secondo me. Io comunque mi sento poco rappresentata tra queste donne che amano le scarpe. Agevolo altro contributo: Storia di un sandalo da chat

Proseguiamo. La donna è donna e merita l’amore solo se ben curata e depilata. Mai farsi trovare impreparata, con un sopracciglio che non ha mai conosciuto la potenza sopraffina di una laminazione o un’unghia tormentata da pellicine smangiucchiate. Ecco il consiglio che cotanta madre offre alla nostra donzella con il cuore d’altri tempi.

Giulia: E cmq l’amore non lo si cerca. Arriva quando decide lui […]

Madre: Magari se lo aiuti a trovarti è meglio. O almeno fatti trovare depilata per quando arriverà!

3. Ahia i refusi, che dolor!

Al di là della qualità del testo, spiace sempre vedere un libro poco curato dal punto di vista redazionale. Purtroppo l’occhio mi è caduto su una serie di refusi che potevano essere evitati.

“L’amore ti trova sempre” e il tema del dating

lassie come home
L’amore non lo so, ma Lassie ti trova di sicuro (da “Lassie torna a casa”, Hanno Olderdissen, 2020)

 

Ma veniamo al succo della questione. Ho letto “L’amore ti trova sempre” perché nel libro si parla di dating e perché ero curiosa di capire come Francesco Sole avrebbe declinato e reso credibile quel titolo fantasmagorico-utopico scelto per la propria opera. L’amore ti trova sempre. Non è vero, lo sai, Francesco?

A volte l’amore se ne frega, non ti trova perché ti sei nascosta troppo bene e si è stufato di cercare e di girare a vuoto; non ti trova perché forse in questa vita non è il tuo turno; non ti trova perché sta aspettando paziente che tu sia pronta ad accoglierlo, che tu ti senta di meritarlo. E intanto il tempo passa. E tu aspetti l’amore, e l’amore aspetta te. Un’attesa che può durare una vita, e anche oltre.

Veniamo al tema del dating.

La dating app della Venus Tech

Su cosa si affanna Giulia tutto il giorno? Nel convincere migliaia di single che il vero amore non solo esiste, ma che è anche facile da trovare. Basta utilizzare l’app della Venus Tech. Un’app che ha il suo punto di forza in Clotilde, un algoritmo che richiama alla memoria la serie Osmosis. Clotilde analizza

ogni movimento online, ogni sito frequentato, ogni acquisto, le canzoni ascoltate, le geolocalizzazioni, i social network su cui si è più attivi, i giornali letti, i meme utilizzati, le persone con cui si ha interagito più frequentemente.

Insomma, come in Osmosis l’algoritmo promette di trovare l’anima gemella con grande accuratezza, facendo leva sull’analisi di una grande quantità di dati, che nel caso di Clotilde sono estrapolati dalle attività online, nel caso di Osmosis dall’attività cerebrale. Gli algoritmi creano un profilo delle persone e di ciò di cui avrebbero necessità.

L’algoritmo ci conosce meglio di noi stessi.  Può creare il match con le persone giuste, quelle davvero affini. Per l’intelligenza artificiale è un gioco da ragazzi.

E ancora:

Clotilde va oltre: ti fa incontrare la persona giusta, quella con cui non finirà. O se finirà, finirà bene, lasciando un bel ricordo, una bella amicizia.

Anche la dating app della Venus Tech si deve però scontrare con un dato di fatto, che è il paradosso insito nel mondo del dating online. Se funziona bene, se centra l’obiettivo non c’è più necessità che sia utilizzata, perde il suo valore. D’altro canto, se un algoritmo presentato come infallibile fallisce, gli utenti potrebbero perdere fiducia nelle sue potenzialità e disiscriversi.

La (s)fiducia nella tecnologia come intermediatrice negli affari amorosi

Giulia è romantica nel senso più trito del termine, una donna con il cuore d’altri tempi, appunto. Lavora alla Venus, ma alla Venus non crede, non le affiderebbe il proprio cuore, i propri dati. Per Giulia l’amore dovrebbe funzionare senza la mediazione di un algoritmo che proponga con chi uscire.

Giulia crede nell’amore, nonostante l’amore sembri non credere in lei.

Vorrebbe incontrare l’amore come segno del destino, non per il volere di una intelligenza artificiale. Se l’amore le è destinato arriverà a lei in ogni caso, busserà alla sua porta, senza bisogno di cercarlo, senza necessità di invischiarsi in un caleidoscopio di appuntamenti al buio.

E così accade nel romanzo, l’amore arriva a Giulia in modo inaspettato. Lei lo riconosce e, quando sembra sfuggirle di mano, lo cerca, prova ad afferrarlo in modo anche rocambolesco, inadatto. Ma non importa, quell’amore che le è destinato torna a lei.

Ora, di tutto questo discorso prendo questa parte. Seguite il flusso, seguiamo il flusso. Non proviamo a contrastare la corrente, è inutile. Se le cose devono andare andranno, se le cose non devono andare ci si pareranno davanti tutta una serie di preoccupazioni, paranoie, ostacoli, dubbi. Lasciare andare.

Destino, fatto, karma, caso, opportunità? Non saprei, io dico: go with the flow.

I consigli sul dating

Condivido due riflessioni presenti nel libro di Francesco Sole.

Non giudicare qualcuno dalla foto caricata sull’app: si rischiano cantonate colossali. Come di pensare di uscire con un Andrea che in realtà è una Andrea dai tratti androgini.

Altra riflessione:

Giulia ha l’impressione che le persone si trasformino, davanti alla possibilità di innamorarsi o anche solo di cominciare una relazione con qualcuno. Colleghi che incontrati in ufficio in un giorno qualsiasi sono sicuramente simpatici e gradevoli, seduti al tavolo di un ristorante per un appuntamento organizzato attraverso un’app si trasformano, diventano persone instabili, insidiose, imprevedibili.

Vi dice qualcosa?

I casi umani emblematici

Nel cercare Maschera Nera, il suo uomo misterioso, Giulia accumula una solida esperienza in fatto di primi appuntamenti, di galateo legato ai primi appuntamenti, della tipologia di uomini che si possono incontrare lungo il cammino. Qualche esempio?

  • L’egocentrico, quello che parla, ma non sa ascoltare
  • Il viscido, finto-romantico che si finge ammaliato e interessato, che ti riempie di complimenti, che punta a presentarsi come il partner ideale, ma che in realtà mira solo a una fugace notte di sesso
  • Quello che sembra perfetto, simpatico, brillante, affascinante, interessante, ma che poi fa ghosting e ti blocca in ogni dove
  • Il nerd, troppo imperfetto o inadatto per un appuntamento al buio, che propone due panini e una birra calda su una panchina al parco (inadatto per Giulia, io avrei adorato).

Per concludere

l'amore ti trova sempre
Lassie, una cagnolona coraggiosa e morbidissima. Alla larga i casi emblematici (da “Lassie torna a casa”, Hanno Olderdissen, 2020)

 

“L’amore ti trova sempre” è un libro che non ti aggredisce mentre lo leggi, ti lascia fare, non crea timori, angosce, elucubrazioni esistenziali. Sorvolando su alcuni aspetti, alcuni passaggi sono divertenti e in altri ci si può ritrovare.

Insomma, contagiat* o meno, incuriosit* o meno dal mio pensiero, nel caso voleste acquistarlo, questo è il libro: Francesco Sole – L’Amore ti trova sempre

Altri libri e fonti varie per curiosità e approfondimenti (film, serie, articoli, blog and so on) sul mondo del dating? Li trovate qui: RISORSE

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In home page: “Lassie torna a casa”, Hanno Olderdissen, 2020

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