DATING ONLINE, SETTE STEP DALLA SCELTA DELL’APP ALL’INCONTRO

Neofit*, occhi a me. Oggi vi propongo un sintetico recap sui passi fondamentali che ci portano a creare un profilo su una chat e ad avviare e proseguire una (spero) piacevole e proficua conversazione. Ci sarà tempo e modo per analizzare ogni singolo aspetto. Pronti? Procediamo!

1) Scegliere la piattaforma più adeguata

Le possibilità non sono infinite, ma sono tante. Molto dipende dai nostri obiettivi, dalle nostre attitudini, dalla voglia di metterci in gioco. Alcune piattaforme prevedono la compilazione di un test per calcolare la compatibilità con altri profili (esempio OkCupid), altre aggregano utenti che palesano intenzioni serie (ma saranno sempre così serie?) (esempio Once o Meetic), altre ancora si propongono come alternative ‘fighette’ (The Inner Circle) ad app a più elevato uso e consumo (Tinder). Alcune sono nate con l’intento di far interagire le persone, senza predeterminarne interessi o finalità (esempio Chatta), altre lasciano maggiori margini di azioni e scelta alle donne (esempio Adottaunragazzo o Bumble). A ciascuno ‘la’ oppure ‘le’ piattaforme d’elezione.

Se siete indecis* su quale dating app utilizzare qua c’è la guida con le mie recensioni delle principali piattaforme: Dating app, quale scegliere? Guida e recensione.

2) Iscriversi e costruire un profilo

Non smetterò mai di sottolineare l’importanza di un profilo ben costruito, che dica qualcosa attraverso parole e immagini. Un profilo che, quindi, possa agevolare un primo contatto e raccontare qualcosa di chi siamo e di cosa ci piace.

Qualche spunto per:

3) Settare le impostazioni

Settaggio ristretto, selettivo, ma non troppo. Non vogliamo storie o amicizie a distanza? Ok, non impostiamo una lontananza di 2.000 chilometri, ma non pretendiamo necessariamente di trovare qualcuno di interessante nel raggio di 20 metri dal nostro divano.

4) Selezionare i profili di interesse

Anche in questo caso, settaggio ristretto, selettivo, ma non troppo. Cerchiamo di porci nello stato d’animo giusto per lasciarci stupire. Per la serie: non gli avrei dato due lire, e invece…

Keep away from:

5) Comporre il primo messaggio

Due consigli: restiamo apert* all’ascolto e lasciamoci ispirare dall’altro. In un mondo in cui la propensione generale è quella di stare a favore di fotocamera per almeno un nanosecondo, chi è pronto a fare luce all’altro è una mosca bianca. Be different. Il prestare ascolto al nostro interlocutore, il dargli attenzione, non finta ma sentita, ci porrà in una posizione di vantaggio.

Tre consigli su come partire, magari andando anche al di là del solito “Ciao, come va?”:

  • dalle foto: commento su cosa ci trasmettono le foto, sul luogo particolare in cui sono state scattate. Eviterei il classico commento sull’aspetto fisico (“Che gnocco!”).
  • dal testo di presentazione: commento su eventuali aspetti in comune o su cosa ci trasmette di una persona quello che ha scritto
  • dal contesto: è festa, nevica, festeggi i tuoi primi 30 giorni di vita su Tinder (urrà, fiesta grande!), domani parti per le vacanze, è da un sacco che non trovi un match così interessante, etc.

Sbizzarrite la fantasia.

Qui segnalo anche:

6) Tenere una conversazione

Domande, alternate a riflessioni/commenti. Questo è quanto di meglio potremmo aspettarci da una conversazione con uno sconosciuto. Sondare i rispettivi mondi, annusare le reciproche vite, alla ricerca di una possibile sintonia di modi di vita e di pensiero o al contrario, ma ugualmente bene, alla ricerca di qualcosa che ci porti oltre il nostro modus vivendi consolidato.

Non è per scoraggiarvi, ma sappiatelo:

Qualche esempio di ottime chattate (ironico):

Un segreto però lo rivelo volentieri, siate giocherellon*:

7) Andare oltre la chat

Se interesse e curiosità crescono in modo parallelo sarà inevitabile arrivare a un punto in cui la conoscenza necessariamente aspira a farsi voce, corpo, odori (bè dai profumi, siamo ottimist*) e consistenze. L’auspicio è di arrivare nello stesso momento allo stesso punto o che un* dei due debba aspettare, ma non troppo, i tempi dell’altr*. Far passare troppo tempo prima di arrivare a un incontro può portare a una involuzione della conoscenza. D’altro canto, bruciare le tappe, proponendo un primo incontro frettoloso, potrebbe far ritrarre o chiudere il nostro interlocutore. Mettetevi in ascolto dell’altro e seguite il vostro intuito!

Per prepararvi psicologicamente:

Buone chattate a tutt*! Fatemi sapere come procede!

Potete commentare qui sotto, oppure sul canale Telegram Raccontami Storie da chat o sul mio profilo Telegram @StoriedaChat o scrivendomi via mail (raccontami@storiadachat.it).

Ah, il mio invito resta sempre valido. Volete partecipare alla scrittura di questo blog?

In home page: “Labyrinth”, Jim Henson, 1986

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